Ciclismo - 04 maggio 2021, 16:03

«C'è il sogno di un bambino nel nostro Giro d'Italia». Ivan Basso lancia la Eolo-Kometa ed Edward Ravasi al via della corsa rosa

Sabato con una crono individuale di 9 chilometri inizia da Torino la corsa più amata che per la nostra provincia avrà i colori blu del team di Ivan Basso, Edward Ravasi e del "sognatore" Luca Spada. «Ogni bambino che ama il ciclismo immagina di correrlo, ci presentiamo al via con la voglia di fare qualcosa di bello»

Il Giro d’Italia è un sogno. Un sogno per i bambini che aspettano di vederlo passare sulla strada, con i corridori che sono degli eroi a cavallo delle loro biciclette. Un sogno per i tifosi che lo vedono come il momento più bello dell’anno, un appuntamento sacro e irrinunciabile. Un sogno per ogni ciclista, che vive immaginando di correrlo. Un sogno diventato realtà, per la Eolo-Kometa: che da sabato farà parte del meraviglioso circo rosa che partirà sabato da Torino con una crono individuale di 9 chilometri per concludersi a Milano il 30 maggio dopo 21 tappe.

Eccoli. Ecco i nomi degli otto corridori che avranno l’onore di difendere i colori del team e la possibilità di vivere il loro sogno. Gli italiani Vincenzo Albanese, Edward Ravasi, Francesco Gavazzi, Samuele Rivi, Manuel Belletti e Lorenzo Fortunato. Poi l’ungherese Marton Dina e il britannico Mark Christian.

21 tappe, quindi. 21 tappe, due giorni di riposo, 3479.9 chilometri e 48mila metri di dislivello, due crono e otto arrivi in salita. In gara ci saranno 23 squadre e 184 corridori (8 per team). Ci sarà tanta montagna con un’ultima settimana che si preannuncia dura e spettacolare, ci sarà spazio per i velocisti e ci sarà terreno per le imprese di giornata. La Eolo-Kometa ci sarà: giorno per giorno. Per onorare la corsa, per dimostrare di aver meritato la wild card, per emozionare tutti quelli che la guarderanno correre. E questa, è una promessa.

«Sono contento, tre anni dopo, di tornare al Giro d’Italia: ma questa volta, ci tornerò con un gusto diverso - dice Edward Ravasi, il portacolori del Varesotto nel team blu orchestrato da Ivan Basso - Se la prima volta mi era servita per fare un po’ di esperienza, ora arrivo convinto di poter fare qualcosa di importante: sono in buone condizioni, mi sono preparato bene, e posso anche dare uno sguardo alla classifica generale. Sarà sicuramente bello per tutto il team andarci con la giusta voglia e la cattiveria che serve: perché una wild card va onorata e meritata. La Eolo-Kometa si presenta con un gruppo fatto di un mix tra gioventù ed esperienza, in grado di potersi comportare bene su tutti i terreni: vivremo la corsa giorno per giorno, siamo tutti in buona forma e abbiamo tutti voglia di fare qualcosa di bello».

«Il Giro d’Italia è la corsa più bella del mondo. La maglia rosa è la maglia più bella del mondo - aggiunge Ivan "il terribile", com'era soprannominato Basso dai tifosi quando lo vedevano vincere in rosa - Ogni bambino sogna di correrlo, i ragazzi che lo correranno con la nostra maglia fino a qualche anno fa tornavano a scuola in fretta per mettersi subito davanti alla Tv e non perdersi nemmeno un minuto della tappa. Ci presentiamo a questo Giro con una squadra forte e la voglia di fare qualcosa di bello, di provare in qualche modo a lasciare il segno e di correre a modo nostro. Abbiamo lavorato tanto e bene: non siamo soddisfatti dei risultati arrivati finora perché crediamo che un team come il nostro non debba mai essere soddisfatto. Però siamo cresciuti, siamo cresciuti come squadra e come gruppo di lavoro, e andiamo al Giro con la voglia di crescere ancora. Siamo emozionati, e per me sarà bello scoprire una corsa che tanto mi ha dato nella carriera sotto una nuova veste».

Redazione