Il racconto della Resistenza legnanese si arricchisce di un nuovo tassello. «Samuele Turconi non si meritava che l’oblio del tempo scendesse su di lui. Soprattutto, la sua testimonianza doveva essere trasmessa alle giovani generazioni perché non dimenticassero quante sofferenze molti uomini e donne di allora avevano patito nel corpo e nell’animo per ridare la libertà al nostro popolo oppresso dalla dittatura». Parola di Alberto Centinaio, ex sindaco di Legnano, cultore di storia locale, autore di “Sognando la libertà. Il partigiano Sandro” (La Memoria del Mondo). L’osteria sociale del buon essere La Tela, nell’ambito del ciclo “Incontri con l’autore”, in collaborazione con l’Ecostituto della Valle del Ticino, propone mercoledì 28 aprile (alle 21 in diretta sulla pagina facebook e sul canale youtube de La Tela) la presentazione del volume.
Dalla “battaglia di Mazzafame” alla rocambolesca fuga dall’ospedale, dopo essere stato ferito e arrestato, la storia di Samuele Turconi è stata più volte rievocata. In questo libro, Centinaio inserisce la Legnano che non c’è più. Una città e un territorio di stalle, cascine e boschi. E di tute blu, segno di un inarrestabile progresso industriale che stava sconvolgendo vite e famiglie. Una Legnano che resiste e una Legnano fascista, dove gli ideali si mischiano con l’opportunismo di provincia, ma tutto concorre a raccontare un frammento di storia che non deve essere dimenticato. Come scrive Giorgio Vecchio nella prefazione: «È bene non dimenticare mai questo caleidoscopio di volti e di cuori: è la complessità di ogni società e quindi anche della nostra. Pretendere di rinchiudere tutti entro caselle pressate è un abbaglio colossale». Su tutto, la figura di Turconi. Le sue parole: «Ho combattuto per ridare la libertà al nostro popolo. Non ho mai chiesto nulla in cambio e sono felice di averlo fatto, anche se il prezzo è stato alto».