Busto Arsizio - 01 aprile 2021, 18:18

Busto, si presenta il comitato Cambiamo con Toti. «Dialogo col centrodestra, ma senza veti»

Nasce il gruppo cittadino del partito fondato dal governatore della Liguria, tenuto a battesimo dal deputato Benigni e dal responsabile provinciale dei comitati Anselmo. Giovani, imprese e fasce più deboli le priorità indicate dal referente bustocco Amato. In vista delle elezioni, si dicono «disponibili a sederci al tavolo del centrodestra, ma senza veti»

Nasce il comitato Cambiamo con Toti di Busto Arsizio. Il partito fondato dal governatore della Liguria da oggi ha ufficialmente un riferimento anche in città.
Il gruppo, guidato da Alberto Amato, si è in realtà costituito da qualche settimana e ha già avuto modo di avviare il dialogo con l’area di centrodestra in vista delle elezioni del prossimo autunno.

«Massima disponibilità a sederci al tavolo dell’eventuale coalizione, ma se non ci sarà unità d’intenti siamo pronti a presentarci in autonomia», dice il deputato Stefano Benigni, affiancato dal responsabile provinciale dei comitati di Cambiamo Giuseppe Anselmo.

«Il coinvolgimento dei giovani è la priorità – anticipa il referente bustocco Amato parlando del programma –. Massima attenzione anche alle fasce più deboli e alle attività commerciali».

«Una forte impronta centrista»

«Il nostro è un partito nato in epoca di guerra», osserva l’onorevole Benigni, bergamasco ma conoscitore del nostro territorio per via dell’attività politica giovanile svolta anche a Castellanza insieme ad Anselmo e al collega deputato Alessandro Sorte (in tutto sono 14 i parlamentari di Cambiamo tra il gruppo misto della Camera e quello del Senato).
La guerra, ovviamente, è quella contro il Covid: «Fare politica nell’ultimo anno e mezzo è stato molto complicato – ammette – ma siamo riusciti a darci un’organizzazione territoriale. Ora stiamo dando gradualmente solidità a questo progetto che si colloca nel centrodestra, ma con una forte impronta centrista».

L’obiettivo è ovviamente partecipare alle elezioni previste dopo l’estate: «A settembre ci siamo presentati in alcuni Comuni lombardi, come Voghera e Segrate, sfiorando il 4 per cento. È un buon primo passo, ora stiamo lavorando per provare a presentarci nei capoluoghi come Milano e Varese». E anche a Busto.

Giovani, imprese e fasce più deboli

«Abbiamo aperto il comitato per ascoltare i cittadini non solo in campagna elettorale, ma anche durante un eventuale mandato – assicura il referente di Busto Alberto Amato –. Non appena sarà possibile, allestiremo un punto di ascolto posizionando un gazebo in un quartiere diverso ogni sabato».

Un primo obiettivo è riproporre a livello cittadino l’iniziativa nazionale rivolta ai giovani: «Vorremmo ascoltare davvero le loro istanze, creare contatti con le aziende locali, dare vita a un ufficio dedicato a loro con informazione su bandi, fondi, iniziative ministeriali».

Oltre ai giovani, massima attenzione per «le attività commerciali della città, oggi in grave difficoltà, e le fasce più deboli. Mi piacerebbe ci fosse un riferimento del Comune in ogni quartiere pronto ad assecondare le esigenze di anziani e persone fragili, mentre per i più giovani sarebbe utile fornire indicazioni dirette usando anche i social. Un altro tema prioritario è la sicurezza stradale, a proposito della quale metteremo in campo le nostre idee, magari migliorando il Put».

«Disponibilissimi a sederci al tavolo, ma senza veti»

Il neonato comitato di Busto conta 15 fondatori e una trentina di tesserati. Numeri da ampliare nelle prossime settimane, quando si intensificheranno i colloqui con le altre forze che, in realtà, sono già iniziati. «Abbiamo un ottimo rapporto con quello che consideriamo un politico di riferimento di Busto come Gigi Farioli – rivela Anselmo –. Con lui ci siamo già interfacciati, mentre nelle prossime settimane ci saranno incontri con le altre realtà di centrodestra».

Nessun commento sulle fibrillazioni che interessano la coalizione («assestamenti fisiologici», li definisce Anselmo).

Benigni precisa: «Siamo i primi disponibili a sederci al tavolo con pari dignità rispetto agli altri, ovviamente consapevoli dei diversi pesi dei componenti della coalizione. Se per situazioni personali o per la mancata condivisione di punti programmatici non sarà possibile presentarci insieme, lo faremo in autonomia con un nostro candidato e una nostra lista, come è già avvenuto altrove. Il nostro slogan è "Liberi e forti". Siamo piccoli ma non accettiamo veti».

Riccardo Canetta