Alto Milanese - 31 marzo 2021, 20:23

I bambini in ospedale al tempo del Covid: in aiuto Obm Home

Il progetto di accoglienza per i più piccoli e le mamme all'ospedale Buzzi di Milano adeguato alle esigenze dettate dal periodo della pandemia

Una camera per l'accoglienza di Obm Home

Una nuova sfida per Obm onlus, da 15 anni punto di riferimento e di aiuto per le famiglie dei bambini ricoverati all’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano. 

Ai tempi del Covid, diventa ancora più ardua la cosiddetta “migrazione sanitaria”, cioè l’arrivo di famiglie con bambini da altre regioni italiane e dall’estero, alla ricerca della eccellenza sanitaria del nostro ospedale e della nostra Regione. Ogni anno in Lombardia arrivano circa 70mila minori alla ricerca di cure specifiche. Di questi, circa 4mila sono accolti all’Ospedale Buzzi di Milano per cure, arrivando da fuori provincia, fuori regione o dall’estero.

I piccoli pazienti, insieme ai loro genitori portano ad avere circa 100mila persone all’anno che si trovano, spesso senza preavviso, in una situazione di disagio, molto complessa per l’allontanamento dagli affetti, l’interruzione dello studio, del lavoro, ed anche per problematiche di tipo economico. Un insieme di fattori che rende le persone coinvolte, più fragili e deboli. Così da 12 anni l’associazione Obm Onlus si è attivata per offrire alle famiglie in questo stato di disagio, un sostegno che potesse essere almeno in parte di conforto. Una forma di accoglienza gratuita, che è cresciuta nel tempo, arrivando oggi, nel 2021 a poter offrire: 5 case,10 alloggi per 3650 giorni di accoglienza.

Dalla sua nascita nel 2009, Obm Home ha accolto più di mille nuclei familiari, per un media di 6 notti di pernottamento. Obm Home accoglie tendenzialmente 3 tipologie di ospiti: bambini ricoverati in urgenza, mamme e bambini in ricoveri programmati e bambini costretti a ricoveri ricorrenti. Questo ha portato l’associazione a creare ambienti per far vivere il calore di casa, per permettere, nel tempo libero dalle cure di ricreare un clima ed uno stato d’animo di maggiore tranquillità e benessere.

Non solo: è anche partner prezioso delle loro esperienze fuori casa: un aiuto concreto per ogni necessità di ordine pratico o emotivo. Durante l’ultimo anno di pandemia, Obm Home si è rivelata una soluzione davvero insostituibile, per tutte le famiglie che per necessità sanitarie di mamme e bambini, ricorrevano all’Ospedale Buzzi e non potevano, a causa di problematiche legate al virus, rientrare al proprio domicilio o in famiglia.

Si sono adeguati “in tempo reale” gli alloggi, alle nuove necessità e alle nuove normative, fornendo accoglienza, quando in città gli alberghi erano chiusi ed anche fare la spesa era davvero difficile. 

Questa accoglienza gratuita è stata possibile grazie alla sinergia con le famiglie che hanno dato gli appartamenti di Obm Home in comodato gratuito e ai partner che sostengono la gestione di questa iniziativ.

Spiega la presidente Angela Bosoni: «Il nostro programma di accoglienza è nato diversi anni fa con l’intento di permettere anche a chi vive lontano dall’Ospedale Buzzi di accedere ai servizi ed alle cure specialistiche che quest’Ospedale offre a mamme e bambini. In seguito, vivendo il team di Obm onlus quotidianamente la realtà ospedaliera, il progetto si è ampliato e modificato in tempo reale, in risposta alle esigenze dei pazienti che si rivolgono ad un Ospedale materno-infantile e delle loro famiglie. Si è così creato - conclude - , in tempi “normali”, un sistema articolato e flessibile, che nel tempo straordinario del Covid si è rivelato prezioso ed ha permesso di risolvere alcune situazioni del tutto imprevedibili e decisamente critiche».

Redazione