Ieri... oggi, è già domani - 30 marzo 2021, 06:00

... ul furbàl... (il gioco del calcio)

Lui, Giuseppino sa bene che le prime radiocronache degli incontri di calcio ebbero inizio col primo radiocronista, Nicolò Carosio

Quando Giuseppino comincia un dialogo con "t'e se  rigordi" (ti ricordi) vuol dire che vuole sapere tutto; per filo e per segno, di com'è andata "a rasòn" (la trattativa) e come s'è conclusa. Parla delle radiocronache del "furbàl" (gioco del calcio), di come si effettuavano in tempi remoti e di come si sviluppano ora. So, dove Giuseppino vuole arrivare. E lo accontento, mettendo in luce la verità che a lui sembra "contorta" per via di certe voci "riportate" che gli sono giunte all'orecchio.

Lo accontento. Lui, Giuseppino sa bene che le prime radiocronache degli incontri di calcio ebbero inizio col primo radiocronista, Nicolò Carosio. Uomo garbato e "paziente" (oserei dire metodico) che raccontava la partita nel suo evolversi, utilizzando una terminologia "forbita", ma capace di tenere desta l'attenzione dei radioascoltatori. Allora, non c'era la TV con le "dirette" e quando si è sviluppata ulteriormente, la TV trasmetteva dei "servizi" di pochi minuti, dedicandoli a partite "di livello" e talvolta, ad ampio raggio. Poi è arrivata l'epoca degli Ameri, Ciotti, Carino, Provenzali e di "tutto il calcio minuto per minuto" con tutte le partite in calendario allo stesso orario e interventi su ogni campo, con aggiornamenti in diretta, in modo da avere un quadro generale, aggiornato.

E' da qui in avanti che Giuseppino "vuole sapere" ed io gli fornisco la spiegazione corretta. Allora, frequentavo lo stadio intitolato al maratoneta Bustocco, Carlo Speroni e, casualmente, prima del fischio d'inizio, passeggiavo con un amico, tecnico della Stipel - Sip (l'Azienda del servizio che cura la telefonia). Chiedo quindi all'amico se fosse possibile installare in Tribuna Stampa un apparecchio telefonico che consentisse una "diretta" della partita in calendario allo "Speroni".

Alla risposta affermativa ho chiesto all'amico come procedere per attuare quel "rivoluzionario" servizio. E la risposta fu semplice: "basta installare, previo contratto, un apparecchio telefonico  non autorizzato a formulare telefonate con altri numeri ed era possibile commentare in diretta quanto avveniva allo stadio". Fu subito "accesa la lampadina": quindi ne parlai col titolare della TRP (Top Radio Busto - prima Radio Privata in Busto Arsizio e una delle pochissime esistenti in Italia - si era nel 1976), signor Arturo Ferrario, in arte Arty) e gli prospettai l'iniziativa. Che attuammo.

Per rendere maggiormente "appetibile" la radiocronaca, agli ascoltatori, stilammo questo "modus operandi" - Arturo in regia, dallo studio TRP era sempre in contatto con me, presente allo stadio - in sede TRB c'era un collaboratore che seguiva l'andamento di "tutto il calcio minuto per minuto" e a ogni variazione del punteggio, lo comunicava ad Arty che interrompeva la mia cronaca con un cordiale "scusa Gianluigi"...."a Torino, il Milan è passato in vantaggio con rete di Rivera" poi la linea passava a me con commento "qui, Pro Patria- Varese ancora ferme sullo 0-0 e riprendevo a "narrare", sempre in attesa delle interruzioni da TRB. Cos' facendo, l'ascoltatore poteva seguire la mia radiocronaca, aggiornato ovviamente dell'andamento delle partite del calcio di Serie A.

Chiaro che la trasmissione era sponsorizzata e i costi (col giusto guadagno per TRB) erano a carico delle Aziende inserite in trasmissione con opportuni "annunci".

Peculiarità "nostra" era che dopo lo stacchetto musicale che annunciava la diretta, Arty informava gli ascoltatori dell'evento, poi, al ...."a te Gianluigi" ....passava la palla a me. Iniziavo col saluto poi diventato una sigla che diceva: "amici sportivi buon giorno, buon pomeriggio. Siete collegati col "Carlo Speroni" in Busto Arsizio da dove vi saluta con viva cordialità, Gianluigi Marcora. La Pro Patria affronta il Varese, agli ordini del signor Barbaresco di Cormos - nel bel cielo di Busto Arsizio, sventola il biancoblu". Da sottolineare che a Busto Arsizio c'era sempre il "bel cielo"  sia di fronte a una giornata di sole, con la nebbia, con un temporale, col diluvio....a Busto Arsizio c'era sempre il "bel cielo". Per dire a Giuseppino che la PRIMA radiocronaca Nazionale "non RAI" l'ha trasmessa Top Radio Busto, col sottoscritto radiocronista. Per 4 lunghi anni si andò avanti in questa maniera ....poi, nel 1980 nacque Busto Sport e la "palla" della radiocronaca dallo "Speroni" passò ad altri colleghi. In quei 4 anni si operò anche le radiocronache dirette in varie città dove era impegnata la Pro Patria ...Padova, Trieste, Modena, Carpi, Varese, Conegliano Veneto, Venezia ....ed altre ancora.

Giuseppino è ilare....so cosa voleva sapere ....gli avevano detto che non fu TRB, ma un'altra Radio a trasmettere le partite in diretta "non Rai", ma quella notizia fu smentita dai documenti ufficiali della Radiofonia.....la medaglia d'oro è giustamente appannaggio della TRB - Top Radio Busto Arsizio.

Gianluigi Marcora