Sarà lento il ritorno alla normalità dopo Pasqua. Il governo sembra intenzionato a continuare sulla linea dura anche con il nuovo Dpcm, atteso entro il 6 di aprile. Due le novità principali che presenterà, almeno secondo le prime indiscrezioni rese note dal Corriere della Sera, il nuovo documento: l'apertura delle scuole dell'infanzia e delle primarie anche in zona rossa e niente zona gialla fino al 1° maggio, neppure per quelle regioni i cui parametri lo consentirebbero.
Sarà il governo a decidere, con il premier Draghi che ha convocato per i prossimi giorni la cabina di regia: l'ipotesi al momento più accreditata è di mantenere tutte le regioni in fascia rossa o arancione per ancora qualche settimana, forse per l'intero mese di aprile. Nidi, asili e scuole elementari saranno però aperti: tutti gli alunni, anche i bimbi più piccoli, dovranno al rientro essere sottoposti a tampone rapido. Un test da ripetere, almeno secondo l'ipotesi del momento, poi ogni settimana e "in caso di positività - scrive il Corriere - sarà effettuato un molecolare a tutta la classe".
Intanto da qui al 6 aprile la Lombardia dovrebbe restare in zona rossa: la conferma arriva anche dal direttore generale del Welfare Giovanni Pavesi. Massime restrizioni anche settimana prossima quindi per i cittadini lombardi con limiti alla mobilità, tutte le scuole chiuse e stop a negozi, parrucchieri, centri estetici e naturalmente a bar, ristoranti, palestre, cinema e teatri.