Busto Arsizio - 21 marzo 2021, 12:19

Due vigili aggrediti in una settimana. Rogora: «Busto non è il Far West, ma manca il rispetto per le forze dell’ordine»

Ieri sera, in piazza Santa Maria, un agente di Polizia locale ha rimediato una testata. Una settimana fa, un altro vigile era stato colpito da una gomitata durante un controllo. «Non c’è più rispetto per la divisa», si rammarica l’assessore Rogora, che torna a chiedere di non ignorare le norme anti-Covid

Ieri sera, in piazza Santa Maria a Busto Arsizio, un agente di Polizia locale ha rimediato una testata da parte di un uomo ubriaco che, dopo essersi vivacemente rifiutato di indossare la mascherina, ha anche ferito lievemente un agente della Polizia di Stato.
Una settimana fa, un altro vigile era stato colpito da una gomitata mentre controllava due giovani a bordo di un’auto.

Due episodi gravi nel giro di pochi giorni: «Busto non è il Far West, ma purtroppo non c’è più rispetto per le forze dell’ordine», afferma con rammarico l’assessore alla Sicurezza Massimo Rogora.
L’esponente di giunta lo aveva sottolineato anche in occasione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: «Oggi i ragazzi, quando vedono una divisa, la affrontano. Non è tollerabile», aveva dichiarato dopo la riunione (leggi qui).

Nei giorni scorsi, Rogora aveva anche lamentato la presenza di troppe persone per le strade, nonostante la zona rossa, annunciando una stretta sui controlli da parte della Polizia locale (leggi qui). Ieri, prima dell’episodio di piazza Santa Maria, l’assessore ha constatato il persistere di una «situazione preoccupante»: «In centro c’era un disastro – afferma –. Amici seduti sulle panchine senza distanziamento, mascherine abbassate, auto in giro. Le forze dell’ordine erano presenti e hanno fatto i controlli, nell’interesse di tutti e in particolare di chi rispetta le regole».

In serata, il brutto episodio in piazza Santa Maria: «Probabilmente, se questa persona si fosse messa la mascherina non sarebbe successo nulla. Mi spiace molto per quello che è accaduto, a una settimana dalla gomitata che un nostro agente si è preso durante un normalissimo controllo. Se gli agenti chiedono i documenti, è dovere di tutti noi mostrarli. Purtroppo però non c’è più rispetto per la divisa, soprattutto da parte dei più giovani. Sono molto rammaricato, anche perché prima o poi tutti abbiamo bisogno di rivolgerci alle forze dell’ordine».

I controlli, intanto, proseguiranno: «Bisogna avere ancora pazienza e rispettare le regole. Io sono il primo ad averne piene le scatole e a voler tornare a lavorare, come tutti. Ma senza il rispetto delle norme, non ne usciamo più».

R.C.