Questa mattina alle 11, il sindaco di Marnate Elisabetta Galli, come tanti altri colleghi in tutta Italia, ha commemorato le vittime della pandemia, a un anno esatto dal 18 marzo 2020, quando «osservavamo dalle nostre case, in tv, i camion dell’esercito uscire da Bergamo, per trasportare le salme dei tanti defunti a causa della prima ondata del Covid19. Un’immagine indelebile nella mente di tutti gli italiani e di tutto il mondo, che forse è tra le più rappresentative della gravità del periodo che stiamo vivendo e della lotta quotidiana che incessantemente portiamo avanti ogni giorno, ormai da più di un anno, anche se il tempo trascorso sembra molto di più».
Nella prima giornata di ricordo collettivo e nazionale, l’Italia intera si è fermata all’unisono «per commemorare chi ci ha lasciato a causa di questo virus e per onorare chi, in prima linea, cerca ancora con tutte le forze di prendersi cura al meglio di chi viene contagiato, sfidando ogni difficoltà con grinta e passione e arrivando a fare spesso anche l’impossibile» ha ricordato la prima cittadina di Marnate di fronte al Municipio con la bandiera tricolore a mezz'asta e il gonfalone comunale listato a lutto.
Al fianco della sindaca una rappresentanza di consiglieri e alcuni dipendenti comunali in servizio, unico pubblico consentito nel dovuto rispetto delle normative, a seguire la breve e composta cerimonia sulla piazza. Anche il parroco don Alberto Dell’Acqua ha voluto partecipare, dedicando una preghiera speciale per tutti i defunti.
«Abbiamo scelto di ricordare attraverso le note del Silenzio, durante l’ascolto del quale abbiamo annodato alla ringhiera della piazza 12 fiocchi bianchi, in memoria dei dodici nostri concittadini che il virus ha portato via durante quest’anno - ha proseguito Elisabetta Galli -. Dentro questi nodi ci sono anche tutti i defunti di questo anno che, seppur non vittime dirette del virus, spesso si sono ritrovati soli, senza i propri affetti vicini, nemmeno nell’ultimo momento della loro vita. Facciamo sì che il nostro fare memoria si concretizzi con forza ed energia nella solidarietà e nella collaborazione reciproca tra vicini e tra concittadini, proseguendo insieme ed uniti durante questa sfida quotidiana, nella vicinanza di chi ancora sta combattendo con la malattia, senza perdere la speranza».
Nella giornata nazionale per le vittime del Coronavirus, la sindaca ha inviato anche una lettera a medici, infermieri e operatori sanitari di Marnate «assidui lavoratori che nel silenzio e nella fatica, rimboccandosi le maniche anche quando le forze sembrano non esserci più, avete combattuto e state combattendo in prima linea questo nemico invisibile. Arrivi a voi l'immensa gratitudine per il vostro essenziale e fondamentale contributo». In allegato il testo completo della lettera di Elisabetta Galli che si conclude con un «sincero grazie anche per la fattiva collaborazione che durante questo anno abbiamo intessuto nel bene e nell'interesse di tutti i nostri concittadini».