Per accrescere la competitività del sistema, Regione Lombardia ha scelto di puntare sullo sviluppo di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico grazie a nuovi Accordi di collaborazione con gli Atenei, finanziati attraverso il "Piano Lombardia" per la ripresa economica. Lo stanziamento complessivo è di 13,5 milioni di euro per le 8 Università pubbliche lombarde. A ciascuna di queste sono destinate risorse pari a 1.687.500 euro, a copertura massima del 50% del costo degli interventi.
Nell'ambito dell'accordo di collaborazione con l'Università degli Studi dell'Insubria, il contributo risulta pari al 45,63% del costo complessivo previsto di 3.697.395 euro. «L'obiettivo degli accordi con le Università - ha precisato l'assessore all'Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione Fabrizio Sala - è quello di venire incontro ai reali bisogni degli atenei e degli studenti, legando sempre di più il mondo universitario a quello produttivo delle imprese, a stretto contatto con il territorio. E' una strategia che abbiamo ormai consolidato negli anni e che sta dando grandissimi risultati. Le Università sono interlocutori fondamentali delle nostre politiche per l'innovazione».
Due le iniziative con l'Università degli Studi dell'Insubria. La prima riguarda la modernizzazione delle attrezzature in dotazione del Centro di Ricerca e Trasferimento Tecnologico attraverso l'acquisto di unità di simulazione odontostomatologiche, di una piattaforma di sequenziamento diagnostico, di uno spettrometro di massa e di un sistema di elaborazione per Big Data. La seconda, invece, si pone l'obiettivo di ristrutturare, recuperare e adeguare gli spazi per il Centro di Ricerca e Trasferimento Tecnologico attraverso il recupero funzionale e la ristrutturazione di una porzione della 'struttura per convegni' dell'edificio di Via Ravasi, 2 a Varese e l'adeguamento funzionale dei padiglioni Ex Colonia Agricola e 'Bassani' sempre a Varese. «E' fondamentale per Regione Lombardia - ha aggiunto l'assessore Sala - che le nostre Università possano eccellere nelle strutture e nelle attrezzature per creare le migliori condizioni affinché studenti, docenti e ricercatori possano sviluppare ricerca e innovazione superando anche tutte le difficoltà legate a questa emergenza Covid-19».