«Data la copertura vaccinale raggiunta e la bassa incidenza non si ritiene probabile il verificarsi di una nuova diffusione critica del virus». Sono le parole di Ats Insubria sulla situazione del comune di Viggiù, dove a inizio marzo è stata condotta una campagna di massa in seguito all'individuazione concomitante di diverse varianti del Coronavirus.
A suffragare questa posizione sono i numeri. A partire da quelli dell'incidenza dei nuovi positivi: si è passati da una valore di 742 (ogni centomila abitanti) di fine gennaio ai 663,9 di metà febbraio fino ai 156,2 di inizio marzo. A oggi - a quindici giorni dalla fine della campagna vaccinale che ha portato a somministrare la dose alle 3.139 persone che hanno aderito oltre a 377 ospiti delle Rsa - l'incidenza è crollata a 19,52. Un dato davvero incoraggiante, che ha portato il numero dei nuovi casi a ridursi drasticamente.
Lo testimonia il grafico dell'andamento dei casi e della vaccinazione (vedi sotto): alla crescita dirompente del numero di vaccinati è seguito un crollo dei contagi. Nel mese di marzo si sono registrati 16 nuovi positivi. Undici di questi sono persone che avevano ricevuto il vaccino: un dato questo che non deve stupire o allarmare: sono necessarie tre settimane per lo sviluppo di un'immunità efficace contro l'infezione dopo la prima dose. La copertura aumenta inoltre ulteriormente dopo la somministrazione della seconda dose, che a Viggiù partirà a fine marzo, almeno nei casi in cui è previsti.
Di questi 11 nuovi casi però colpisce la minore "cattiveria" del virus: sei di loro sono totalmente asintomatici, gli altri cinque hanno sintomi lievi. E solo due di loro hanno la febbre. Un esempio di come la copertura vaccinale dia un'arma in più per rendere inoffensivo il Covid.
Per questo Viggiù è destinato a diventare un modello: «Al momento siamo alle valutazioni preliminari - ha spiegato il direttore sanitario di Ats Insubria, Giuseppe Catanoso - Potremmo studiare questo modello ancora meglio una volta che saranno effettuate le secondi dosi. Ma è evidente che i risultati sono effetto della vaccinazione, che resta l'unica strada per uscire dalla pandemia».