Ha fatto tappa a Varese il roadshow virtuale di Intesa Sanpaolo nel corso del quale l'istituto bancario ha presentato il programma "Motore Italia", nel quale sono contenuti 13 miliardi di nuovo credito per le Pmi della Lombardia, di cui circa 10 destinati alle imprese della Direzione Regionale Lombardia che non comprende Milano e Monza Brianza.
La misura fondamentale del programma di Intesa San Paolo stabilisce nuove soluzioni di allungamento della durata dei finanziamenti in essere fino a 15 anni, ampliando le iniziative di sostegno alla liquidità già messe in atto nel corso del 2020. Previsti inoltre ulteriori interventi per preparare le Pmi al rilancio economico e al recupero di competitività attraverso investimenti per la transizione digitale e sostenibile, in linea con i futuri obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan). Sul fronte della transizione sostenibile, Intesa Sanpaolo ha già erogato in tutta la Lombardia oltre 350 milioni di euro per progetti realizzati da piccole e medie imprese dell’area. Sul fronte del Superbonus previsto dal Decreto Rilancio il Gruppo ha raccolto richieste da parte delle imprese di tutta la Lombardia per circa 400 progetti di riqualificazione per un controvalore di oltre 490 milioni di euro, che salgono a circa 560 milioni includendo anche le richieste dirette da parte di privati e condomìni.
«Nel 2020, un anno drammatico a causa della pandemia, abbiamo concretamente sostenuto il tessuto produttivo lombardo, e anche quest’anno garantiremo il nostro impegno con soluzioni concrete: allungando i tempi di rientro del debito e consentendo alle aziende di pianificare gli investimenti che siamo pronti a sostenere con nuovo credito - spiega Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo - dall’inizio della pandemia abbiamo supportato le aziende di tutta la Lombardia con erogazioni a medio-lungo termine, compresi gli interventi per il Covid-19, per circa oltre 9 miliardi di euro. Abbiamo inoltre concesso oltre 67.000 moratorie per un debito residuo di oltre 13 miliardi e favorito circa 200 accordi regionali di filiera. Ora è il momento di fare un passo in più per accelerare insieme il rilancio, con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale».
«Gli ultimi dati rilevati dal nostro Ufficio Studi - dichiara il presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Roberto Grassi - dimostrano come il sistema produttivo varesino non stia giocando in difesa, ma anzi stia reagendo e guardando al futuro con progetti concreti e innovativi. Abbiamo bisogno, però, di partner che, per decidere di sostenerci, non si concentrino tanto sui bilanci di un anno atipico come il 2020, ma che sappiano invece guardare ai nostri fondamentali e alla nostra capacità di avere una visione sui mercati, soprattutto quelli internazionali che da sempre ci premiano».