Ieri... oggi, è già domani - 16 marzo 2021, 06:00

... i pendizzi...

"can pendizzi t'e ghe ù?" (quanti impegni hai avuto?)

Eccoci l'uno di fronte all'altro. Gioiosamente. Giuseppino attacca subito "can pendizzi t'e ghe ù?" (quanti impegni hai avuto?) e quasi implora una risposta (e che sia dettagliata). Lo tranquillizzo con un gesto quasi plateale (allargo le braccia). "Sunt'andèi in Cumogn....u truò 'n po' da genti da daghi vasiòn, poeu tra 'na ciciaràa e 'na cai dumanda, 'l tempu l'e scapò" (mi sono recato in Municipio...ho incontrato alcune persone a cui ho dato doverosamente le risposte alle domande postime, poi tra una chiacchierata e qualche altra domanda, il tempo è fuggito).

Giuseppino non è curioso. Gli piace sapere come talvolta "spendo" il tempo. Non gli piacciono le discussioni frivole o le parole buttate a vanvera. Giuseppino è concreto anche nel dialogo; specie se si affrontano argomenti seri ....magari come quello del figlio maschio e della figlia femmina.

Dice la sua, Giuseppino, mettendoci tanta saggezza. "na oelta" (una volta) "ghèa bisogn da brascia in campagna" (c'era bisogno di braccia in campagna) e la forza di un uomo era superiore a quella di una donna...."si, ma 'na dona in cò l'a fò'lauà da des'oman ...poeu te a meti 'na dona a fo da contu in famiglia" (certo, ma una donna in casa, svolge un lavoro di dieci uomini....eppoi, vuoi mettere una donna a fare di conto in famiglia) come a dire che il "bilancio economico" di una donna è migliore di come agisce un uomo.

Gli pongo ora una domanda che alcune Lettrici mi hanno rivolto (chissà perchè, nessun uomo si è sentito in dovere di commentare il "pezzo"). Ed è questa: "Giusepèn, t'e pensi che l'è 'n argumentu di temp'in drè o che al sa oeusa anca mo?" (Giuseppino, pensi che è un argomento dei tempi passati o è un argomento attuale ai giorni nostri?). Nemmeno riflette, Giuseppino: "a genti, i dòn i disan ca l'è mèi eghi 'n fioeu e non 'na tusa ....i omàn poeu s'a vantàn a eghi un masciu e lu disàn senza capi'l parchè" (le persone, le donne dicono che è meglio avere figli maschi e meno le femmine.... gli uomini, poi si vantano di avere un figlio maschio e lo affermano senza conoscerne i motivi).

Forse (azzardo) è un discorso che si trascina nel tempo; una specie di convinzione che lascia il tempo che trova, ma c'è, esiste e lo si nota da certi commenti letti anche qui, in fb nei dialoghi che si scambiano fra gli iscritti. Quando poi Giuseppino legge del "trattamento" riservato alle ragazze che aspettano un bambino prima delle nozze, risponde in italiano e lascia stare il Dialetto: "sono contro a chi giudica male queste ragazze....dovrebbero farlo con i ragazzi, soprattutto ...c'è di mezzo l'educazione, il rispetto, il modo di affrontare la vita e chi ne abusa o non è consenziente a un rapporto d'amore, non merita alcuna considerazione".

"na oelta ti sei marcò" (una volta, eri bollato) ....mò l'e 'n po diversu ....ga conta a respunsabilitò" (adesso è un po' differente....conta la responsabilità) e dopo un giro di parole esplicite, ma concrete, Giuseppino chiude l'argomento...."dem a bèi" (andiamo a bere) ed è inutile ribadire "cosa".

"A lassàl voei" (a lasciarlo vuoto - ovviamente è implicito il soggetto: il bicchiere....col Nocino).

Gianluigi Marcora