Busto Arsizio - 16 marzo 2021, 12:34

Lo sfogo di Rogora: «Commercianti a casa, tutti gli altri in giro». Intensificati i controlli

L’assessore alla Sicurezza è anche un ambulante: «Tanti colleghi sono in una situazione disperata». Molte persone in giro nonostante la zona rossa: «Stretta sui controlli. La Polizia locale fa il massimo: diverse segnalazioni sui parchi, li monitoreremo uno a uno»

Questa mattina, osservando dalla finestra di casa l’andirivieni di automobili che poco si concilia con la zona rossa, a Massimo Rogora è andato di traverso il caffè. L’assessore alla Sicurezza – che è anche un commerciante – si è sfogato su Facebook: «Io e i miei colleghi giustamente dobbiamo rimanere chiusi per il bene di tutti – scrive –. Allora perché c’è un viavai di macchine impressionante? Il problema non siamo noi: ci avete chiuso, ma i nostri clienti sono in giro lo stesso».

E questa mattina i controlli della Polizia locale sono stati intensificati, tra automobilisti, negozi e parchi.
«Alle 7 e mezza c’era un traffico incredibile, che immaginavo fosse dovuto ai cittadini che si recavano al lavoro – spiega Rogora –. Peccato che anche dopo le 9 c’era in giro tantissima gente. Non è possibile: per questo il comandante ha imposto una stretta sui controlli».

In zona rossa ogni spostamento deve essere motivato: «C’è chi va a fare la spesa, chi al cimitero. Ma se andiamo ogni giorno al supermercato non ne usciamo più. Il tutto mentre i commercianti sono a dir poco in difficoltà. È un bagno di sangue, ho parlato con tanti colleghi che vogliono cambiare lavoro. C’è chi sta pensando di vendere la macchina o rinuncia a mangiare la carne. È terribile. Anche perché a Pasqua avremmo dovuto raccogliere i frutti del nostro lavoro. Adesso hanno chiuso anche i parrucchieri. Ma se la signora anziché andare a farsi pettinare va comunque in giro, il problema non si risolve».

Più controlli, dunque: «Vi assicuro che ascoltiamo tutte le segnalazioni. Gli agenti operano anche con le moto e in borghese». Anche nei parchi: «Li controlliamo uno per uno. Quando arrivano gli agenti, in tanti scappano e poi ritornano, e questa non colpa della Polizia locale. Non possiamo certo mettere un presidio fisso per ogni parco. Tra l’altro, queste aree sono aperte e si possono frequentare, basta usare la testa. Il problema sono gli assembramenti o quelle persone che da più parti sono andati a togliere i nastri dalle altalene».

Evidentemente, prosegue l’assessore, «chi compie questi gesti è stato fortunato. Io, invece, a causa del Covid ho perso mio padre e alcuni amici. È da un anno che dico di stare attenti e sono il primo a non uscire di casa la domenica. Hanno creato i vaccini in tempi record, bisogna avere ancora pazienza e rispettare le regole. Sono poche, ma sacrosante».

R.C.