Quando una sconfitta ti rafforza e ti lascia “dentro” convinzioni e sensazioni preziose per il prosieguo della stagione. Lo immaginiamo cercando di entrare nella testa di coach Marco Musso e di tutte le giocatrici della Unet e-work Busto Arsizio, dopo la sconfitta di ieri contro Conegliano nel quarto di finale di Coppa Italia (leggi QUI).
Le farfalle hanno condotto le danze, con Poulter a spingere per una Mingardi “on fire”, nel primo set. Poi è venuta fuori Conegliano, soprattutto Egonu autrice di una prestazione maiuscola con 40 punti nel tabellino finale, e la Uyba ha avvertito il cambio di passo delle pantere, senza mai disunirsi o abbandonare la contesa. E questo è un segnale, che le farfalle hanno lanciato e che anche Conegliano avrà percepito. Con la speranza che nei prossimi incroci stagionali (potrebbero verificarsi sia in Champions League che in semifinale playoff) diventi un piccolo tarlo nella testa delle pantere apparentemente inossidabili e che la Uyba, appresa la lezione e prese le misure, passi dal fare le cose «discretamente bene», come ha sottolineato coach Musso nel post-partita, al livello ottimale.
Possibile e per nulla impossibile, confidando anche in una Egonu meno extraterrestre al prossimo incrocio. Lo sottolineano anche i tifosi, sul gruppo degli “Amici delle Farfalle”, orgogliosi di questa squadra e di come è riuscita a cambiare il trend della stagione.
«Conegliano ci rivediamo presto», «le batteremo in finale di Champions» aggiunge un altro tifoso. Ma un po' tutti sognano in grande, perché non costa nulla farlo; anzi è la benzina che alimenta il “fuoco” di una sconfitta che rafforza, riconoscendo ampiamente il valore delle avversarie e la classe di Egonu. «Avanti così, e qualche soddisfazione ce la toglieremo».