Busto Arsizio - 11 marzo 2021, 09:16

Antonelli ricorda il dottor Stella: «La sua scomparsa è stata l’inizio della tragedia»

«Uno degli episodi più dolorosi tra i tanti dell’ultimo anno», dice il sindaco. L’unico, insieme a monsignor Pagani, a poter partecipare alle esequie dello stimatissimo medico. «Con la sua morte abbiamo cominciato a capire quello che stava succedendo».

La famiglia del dottor Roberto Stella con il sindaco Antonelli e il presidente Fontana davanti alla lapide in municipio per il medico benemerito

È trascorso un anno dalla morte del dottor Roberto Stella. Il medico bustocco fu uno tra i primi operatori sanitari a perdere la vita a causa di una malattia che fino a un mese prima non aveva nemmeno un nome.
«La sua scomparsa è stata l’inizio della tragedia», dice il sindaco Emanuele Antonelli.

«Uno degli episodi più dolorosi tra i tanti dell’ultimo anno – prosegue –. Conoscevo bene il dottor Stella, e vederlo morire in questo modo è stato terribile. Non potevo crederci: pochissimi giorni prima mi avevano detto che stava meglio, e invece…».

La sua morte colpì profondamente la comunità di Busto. Oltre al dolore per la perdita di un professionista stimatissimo, c’era la paura per un virus di cui si iniziavano a capire gli effetti. «La sua scomparsa ci ha svegliato – sottolinea Antonelli –. Abbiamo cominciato a comprendere quello che stava succedendo».

Alle esequie di Stella erano presenti soltanto monsignor Severino Pagani e proprio il sindaco: «Fu il primo funerale al quale partecipai in rappresentanza della città. Feci un filmato per la famiglia, che non aveva avuto più modo di vedere Roberto dopo l’ingresso in ospedale. Una cosa terribile».

Il ricovero di Stella coincise con quello del collega di ambulatorio Marino Corio che, fortunatamente, poté lasciare l’ospedale dopo dodici giorni di ricovero. Per Corio, il modo migliore per ricordare l’amico e collega è «non vanificare il suo sacrificio con i suoi comportamenti» (leggi qui). Un messaggio pienamente condiviso da Antonelli: «Dobbiamo ricordarlo così, mantenendo i soliti piccoli accorgimenti: mani lavate con cura e mascherina portata bene, anche sul naso. Invece, dopo un anno, in tanti se ne sono dimenticati e si vedono comportamenti scellerati. I casi però stanno aumentando, il pericolo non è affatto svanito».

Ieri il Corriere della Sera ha pubblicato la lettera con cui il sindaco ha segnalato al giornalista Aldo Cazzullo – che chiedeva di sottrarre all’oblio le vittime del Covid attraverso semplici lastre col loro nome – che il nome di Roberto Stella è già inciso sulla lastra dedicata ai cittadini benemeriti che si trova in municipio. «Lì – ha scritto Antonelli – resterà a perenne memoria del suo sacrificio e del dolore che l’intera città ha provato per la sua scomparsa, simbolo di tutte le persone che hanno perso la vita in questo anno terribile».

R.C.