La terza ondata dei contagi colpisce le scuole: per questo motivo Regione Lombardia ha scelto da mezzanotte scorsa di chiudere tutti gli istituti, eccetto i nidi, e istituire la zona arancione "rafforzato". Una tendenza in crescita anche in provincia di Varese, dove nell'ultime settimana studenti e classi in quarantena sono ancora aumentati. Lo dicono i dati diffusi da Ats Insubria nel corso del monitoraggio settimanale di ieri. Numeri che si riferiscono non ai casi di positivi accertati - è bene precisarlo - ma delle classi e degli studenti in quarantena preventiva.
In provincia di Varese con l'ultimo monitoraggio erano 132 le classi in quarantena, con 2.268 alunni e 208 operatori scolastici in isolamento fiduciario. Una crescita rispetto alla settimana precedente, quando le classi ferme erano 105, gli alunni 1.852 e gli operatori scolastici 176. Se si amplia lo sguardo e si va a vedere la situazione due settimane fa il peggioramento della situazione attuale è ancora più evidente: 97 classi, 1.694 alunni e 141 operatori.
I numeri dell'ultimo monitoraggio evidenziano come la situazione sia in miglioramento solo nelle elementari, mentre crescono le quarantene nelle scuole dell'infanzia/nidi, alle medie e alle superiori.
Per quanto riguarda scuole dell'infanzia/nidi nel Varesotto erano 28 le classi in quarantena, con 515 alunni e 88 operatori in isolamento fiduciario. La settimana precedente erano le classi erano 22, gli alunni 303 e gli operatori 45. Alle scuole primarie la situazione è questa: 28 classi in isolamento per 568 alunni e 64 operatori. Un miglioramento rispetto a sette giorni prima quando erano 34 le classi, 771 gli alunni e 86 gli operatori monitorati.
Alle secondarie di 1° grado, ovvero le medie, in quarantena risultano 24 classi, con 503 alunni e 9 operatori (settimana scorsa erano 16, 335 e 10), mentre alle secondarie di 2° grado, le scuole superiori, il monitoraggio indica 52 classi in quarantena con 682 alunni e 47 operatori in isolamento. Un peggioramento evidente rispetto alle 33 classi, 444 alunni e 35 operatori di sette giorni fa.
Numeri in crescita, nella nostra provincia ma anche in tutta la regione, che hanno spinto le autorità a stringere la vite sulle scuole, chiuse da oggi fino al 15 marzo su tutto il territorio lombardo. Nella speranza che il provvedimento possa far calare presto la curva dei contagi.