Varese - 02 marzo 2021, 14:49

VOGLIA DI ORTO. «E' tempo di vanga e concime: partite da cipolla e aglio. Se riparati, anche da lattuga e piselli»

I consigli di Renato Pozzi, storico titolare della floricoltura varesina tra Bizzozero e le Bustecche: «Per le patate attenderei San Giuseppe (19 marzo). E' il momento di viole, primule, giacinti e narcisi: in giardino c’è voglia di vedere fiori che resistano anche con temperature notturne vicine allo zero»

Renato Pozzi nella sua storica floricoltura di via Monte Generoso consiglia di iniziare la stagione degli orti dall'aglio (in foto) e dalle cipolle

«Le temperature di notte sono ancora basse e quindi per chi vuole iniziare a pensare all'orto è il momento di preparare il terreno, vangando e concimando. Si possono piantare cipolle e aglio o, magari, se sono riparate da una serra o un agrivelo, si può iniziare anche dai piselli e dalla prima lattuga»: Renato Pozzi dalla sua storica Floricoltura di via Monte Generoso a Varese dà i primi consigli sulla stagione di orti e giardini.

L'importante è non avere fretta anche se c'è già grande movimento negli orti urbani e non solo dopo un anno che, per via del Covid, ha visto aumentare notevolmente l'attività di chi si è dato al verde: «Se ripetesse l'esperienza del 2020 almeno una parte di chi ha iniziato a coltivare l'orto o a curare un pezzetto di terra nel lockdown - prosegue Renato - il settore, l'ambiente e la salute ne guadagnerebbero. L'anno scorso la clientela si è allargata e, oltre ai motivatissimi pensionati, sono arrivati qui tanti giovani: dedicarsi alla cura di un pezzetto di giardino a volte è un'occupazione che dà anche più soddisfazioni, ed è più salutare, di uscire a fare l'aperitivo».

Chiediamo qualche consiglio a chi se ne intende, oltre ad essere mosso da grande passione: «Le belle giornate favoriscono la preparazione del terreno ma non bisogna anticipare i tempi... Le patate? Sono qui pronte, ma direi di attendere metà mese perché qualche gelata improvvisa è sempre in agguato: una volta, per non sbagliare, si iniziava a piantarle a San Giuseppe (venerdì 19 marzo)».

Dopo un consiglio sullo stallatico («Preferisco il pellettato perché è concentrato: un sacchetto di 25 chili basta per una cinquantina di metri quadri») si conclude in bellezza, con un fiore: «E' il momento di viole, primule, giacinti e narcisi: a marzo in giardino c’è voglia di vedere fiori che tengano anche con temperature notturne vicine allo zero».

Sotto nella gallery è tempo di piantare cipolle e patate dopo aver seminato, ma anche di viole, primule e mimose.

Andrea Confalonieri