Un "buco" di organico negli enti locali dei Comuni e della Province della Lombardia pari a 23.429 posti; questo il dato che emerge da un'indagine realizzata dalla Uil Fpl regionale che ha preso in esame il quinquennio 2014/2019. Per quanto riguarda la provincia di Varese, il "buco" di organico nel settore è di 2.939 posti di lavoro e anche la "qualità" dei contratti nel corso degli ultimi cinque anni si è purtroppo indebolita; perché a fronte di un incremento del tempo determinato (+56), si è rilevato un deciso decremento del tempo indeterminato (- 404).
«Nella crisi sanitaria in cui ci troviamo - affermano in una nota il segretario generale della Uil Fpl Lombardia Daniele Ballabio e Vincenzo Falanga segretario delle Funzioni Locali - sono emersi le criticità dei servizi sanitari massacrati da tagli incondizionati alla spesa pubblica e, se sotto questo profilo si sta acquisendo la consapevolezza che è necessario invertire la tendenza, con questo ulteriore studio, la Uil Fpl Lombardia vuole far emergere quanto sia fondamentale procedere di pari passo con i servizi oggi offerti dagli Enti Locali del nostro territorio. Di quanto sia importante il ruolo svolto dagli Enti Locali quando si parla di servizi sociali, di servizi demografici e tecnici, di servizi educativi e del pronto intervento della polizia locale, ce ne rendiamo conto solo quando ne abbiamo bisogno per le necessità individuali. Queste attività sono indispensabili e la realtà è emersa nel corso dei diversi “lockdown” affrontati dal nostro Paese, dove migliaia di lavoratori hanno garantito i servizi essenziali alla nostra comunità».
Dallo studio del sindacato è emerso che le province lombarde nell’arco temporale 2014-2019 si sono materialmente persi 6.262 (54% del totale a livello nazionale) posti di lavoro (di cui 183 a tempo determinato). La riduzione delle posizioni lavorative nella nostra regione rappresenta a livello nazionale il 54% del totale delle perdite di unità lavorative. Da tale considerazione emerge in maniera sostanziale che il rapporto popolazione lombarda operatore degli Enti locali è molto più elevato rispetto alla media nazionale, infatti, emerge che in Lombardia vi sia un dipendente ogni 133 abitanti rispetto alla media nazionale di un dipendente ogni 101 cittadini. «Il buco negli organici ammonta a 23.429 unità - denuncia la Uil Fpl - i servizi territoriali resi dagli Enti Locali sarebbero notevolmente rafforzati e certamente potrebbero essere migliorati in termini di qualità ed efficienza, migliorando i tempi di risposta della pubblica amministrazione. Pensiamo dunque ai Centri per l’Impiego che hanno subito i tagli drastici della mai decollata riforma “Del Rio”, pensiamo alla Polizia locale che potrebbe essere maggiormente incisiva soprattutto in tema di controllo del territorio, pensiamo al ruolo fondamentale reso dagli educatori dei servizi comunali che sono elemento di certezza per le famiglie che hanno la necessità di gestire i propri figli. Senza tralasciare il potenziamento dei Servizi sociali che nella crisi economica e sociale che stiamo attraversando si trovano sempre più a lavorare con la fascia debole della popolazione che continua ad aumentare».
«La nostra organizzazione - concludono Ballabio e Falanga - invita dunque a prendere atto della nostra proiezione e si rende disponibile a tutti i confronti necessari per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini del territorio e la qualità del lavoro di tutti coloro che in questi anni sono sobbarcate le scelte di mancati investimenti e valorizzazione professionale. Il nostro Paese ha bisogno di servizi pubblici e di una pubblica amministrazione al passo con i tempi, per questo siamo convinti che il primo investimento sia il capitale umano, non bisogna nascondere ai Cittadini la realtà delle cose, in sanità abbiamo già visto gli effetti non possiamo più permetterci passi falsi».