Se per Viggiù, che retrocede da zona rossa ad arancione rafforzato a partire da giovedì (clicca e leggi qui), è un miglioramento, non altrettanto si può dire per l'intera provincia di Como: anch'essa, infatti, passa in zona arancione rafforzato a partire, però, da mercoledì 3 marzo, insieme ai comuni milanesi di Besate, Binasco, Casarile, Liscate, Melzo, Motta Visconti, Pozzuolo Martesana, Truccazzano, Rodano, Vignate; a quelli del capoluogo Cremona e dell'omonima provincia e cioè Bordolano, Castelverde, Corte De Cortesi con Cignone, Corte De’ Frati, Olmeneta, Pozzaglio ed Uniti, Spinadesco, Spineda; a quelli del mantovano Asola, Casalmoro, Casaloldo, Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Commessaggio, Dosolo, Gazzuolo, Gonzaga, Medole, Moglia, Pegognaga, Pomponesco, Quistello, San Benedetto Po, San Giacomo Delle Segnate, Suzzara, Viadana; e infine a quelli del pavese Battuda, Bereguardo, Borgarello, Casorate Primo, Giussago, Rognano, Siziano, Trivolzio, Trovo, Zeccone, Vidigulfo, Zerbolò.
La decisione è stata presa dalla Regione, specificando che l’ordinanza firmata dal presidente Attilio Fontana è stata decisa sulla base delle raccomandazioni della Commissione indicatori Covid di Regione Lombardia e sentito il Ministero della Salute. L’obiettivo è quello di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto al Covid su diverse aree del territorio lombardo.
Le misure entreranno in vigore mercoledì 3 marzo con scadenza dopo una settimana, mercoledì 10 marzo compreso, con eventuale proroga sulla base dell’evoluzione del contesto epidemiologico.
L'ordinanza prevede la sospensione della didattica in presenza nelle istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo grado e secondo grado, nelle istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado (IeFP), negli Istituti tecnici superiori (ITS) e nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS).
Con un'altra ordinanza il presidente Fontana ha invece deciso di mantenere aperti nelle zone arancioni rafforzate gli asili nido.
Non è consentito ai residenti nel territorio della provincia di Como e dei predetti Comuni di recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (seconde case), anche se ubicate in territori diversi dalla Provincia di Como e dei predetti Comuni.
L'ordinanza completa qui sotto.