Politica - 20 febbraio 2021, 16:30

Accam, il tempo stringe. Radice (Legnano): «Risanamento ed economia circolare vadano di pari passo»

Sembrava che Legnano e Busto stessero giocando una partita comune per Accam. Ma nell'assemblea dei soci di ieri sera sono riemerse le frizioni. Si è fissata un'altra data limite, il 2 marzo, per approvare i conti del 2019 della società e c'è un piano di salvataggio da ripresentare

Sembrava che Legnano e Busto stessero giocando una partita comune intorno al tavolo dell'assemblea dei soci Accam. Da una parte l'amministrazione del sindaco Lorenzo Radice, con l'atto di indirizzo approvato in consiglio comunale lunedì scorso, aveva dettato le regole del gioco, aprendo però ad una fase di rilancio nell'ambito di un'area più vasta e nel segno dell'economia circolare, coinvolgendo Amga e Agesp. Dal canto suo, Busto non poteva permettersi di affossare un'idea di rilancio del sito di Borsano e spingeva verso una Newco che garantisse un controllo pubblico.

Questo, fino a ieri sera. Perché l'assemblea dei soci Accam ha rinviato al 2 marzo l'approvazione del bilancio 2019, in accordo con il Cda. L'assemblea è quasi arrivata al voto sulla delibera dei conti del 2019, con il rischio di un esito contrario e con la prospettiva del fallimento dietro l'angolo (leggi QUI). Intorno al tavolo non solo volate “carezze”, le frizioni tra Busto e Legnano (che ha il sostegno di alcuni comuni soci dell'area Alto Milanese) sono riemerse e si stava compiendo la rottura. Per evitarla si è deciso prendere ancora del tempo, fino al 2 marzo, per arrivare a quella data con un nuovo piano di risanamento. Il precedente, che coinvolge le società partecipate Agesp e Amga, è decaduto e dovrà essere ridiscusso.

Sindaco Radice, lei aveva detto che non c'era più tempo per i giochetti. Conferma?

«Sì, i tempi sono sempre più ristretti. C'è chi avrebbe piacere nel sentire dire da Legnano “Accam game over”, ma io ancora non lo dico. Prendiamoci lo spazio che la legge ci permette e ripensiamo ad un piano di risanamento e di rilancio in un'ottica diversa, con più soggetti coinvolti. Ma le due fasi devono andare di pari passo, non prima una e poi l'altra. Altrimenti Legnano si chiama fuori».

Il sindaco Emanuele Antonelli preferisce non rilasciare dichiarazioni sull’esito dell’assemblea. Busto, durante la riunione di ieri, si è detta pronta a fare la propria parte, ma la strada verso il salvataggio di Accam resta in salita.

Il primo cittadino ha però qualcosa da dire sulle parole usate dai Verdi a proposito della vicenda dell’inceneritore di Borsano.

«Ho chiesto al presidente di Accam di denunciarli. Chi sono questi che si svegliano al mattino e che si permettono di parlare così? Hanno prove? Se le hanno, le portino alla magistratura. Non si permettano più di dire certe cose. A stare zitta certa gente fa meno danni. Piuttosto si mettano a studiare, così magari capiscono cosa vogliono dire certe parole».

Redazione