Busto Arsizio - 19 febbraio 2021, 17:49

La via di Farioli: «Coinvolgere la società civile allargando il dialogo il più possibile»

«Occorre lavorare a una soluzione che abbia come orizzonte la Busto del 2030», dice il commissario di Forza Italia a Busto Arsizio. Che ribadisce la sua apertura a Busto al Centro, basata su «affinità programmatiche e valoriali»

«Coinvolgere esponenti della società civile di buona volontà, allargando il dialogo il più possibile».
Questo, al momento, il percorso che sta seguendo Forza Italia a Busto Arsizio. Lo dice il commissario Gigi Farioli, assessore e due volte sindaco della città.
Parlare di suggestioni per un terzo mandato – che implicherebbero una frattura nel centrodestra, perlomeno in un primo momento – oggi significherebbe «aggiungere confusione a confusione».

Eppure il commissario provinciale del partito Giacomo Caliendo ha chiesto esplicitamente che a Busto o Gallarate ci sia un candidato forzista. E nella nostra intervista, non ha nascosto che quello di Farioli sia un nome «eccellente», che gode di «un consenso popolare superiore alla media» (leggi qui).

L’interessato incassa con soddisfazione («mi fa molto piacere»), ma insiste su programma e progetti condivisi. «Occorre lavorare a una soluzione che abbia come orizzonte la Busto del 2030 – dice –. Coerenti con la migliore tradizione del passato, ma senza cedere a melanconiche nostalgie».

Forza Italia intende «coinvolgere esponenti della società civile», attraverso degli «incontri che organizzeremo virtualmente o in presenza, con persone di buona volontà che potranno partecipare direttamente o indirettamente alla costruzione della città del futuro». In seguito, «porteremo questo contributo programmatico al tavolo del centrodestra».

Secondo Farioli, Busto deve «continuare a essere o recuperare il ruolo di riferimento di un territorio più ampio che si colloca tra la provincia di Milano e il Basso Varesotto. Alcune tematiche che saremo chiamati ad affrontare vanno oltre il governo della sola città. Penso al futuro delle politiche ambientali, ai temi sociali, educativi, alla sanità. Busto dovrà avere un ruolo baricentrico».

Temi, dunque: «Parlare solo di nomi e strategie – sottolinea Farioli – non consente alle forze politiche di recupera la fiducia della società civile, a cui intendiamo aprirci non soltanto in maniera formale».

L’apertura, da parte sua, riguarda anche una realtà civica come Busto al Centro, che non ha partecipato al tavolo del centrodestra e che attualmente siede all’opposizione in Consiglio? Farioli aveva citato questa realtà nella nota diffusa nelle scorse settimane (leggi qui).

E oggi conferma: «Il mio e il nostro auspicio è quello di allargare il più possibile la coalizione. Non aggiungendo addendi ad addendi senza punti in comune, ma in base ad affinità programmatiche e valoriali. Ricordo che Busto al Centro sostiene già a livello provinciale il nostro presidente della Provincia (lo stesso sindaco Antonelli, ndr). Personalmente, non ho mai rifiutato i gentili inviti al dialogo di altre forze politiche».
Nella coalizione, però, non tutti la pensano come lui (leggi qui).

R.C.