Salute - 04 febbraio 2021, 21:21

Asst, Ats e Molina in audizione in consiglio comunale, il dottor Maffioli: «Il nostro sistema di gestione dell'emergenza è un modello internazionale»

Gli ospedali di Varese hanno avuto il maggior numero di pazienti Covid positivi in Italia, «mettendo a punto un sistema di rimodulazione dei servizi che non ha mai lasciato nessun paziente senza un posto letto». Galimberti: «Avanti con forza e unità sulla campagna vaccinale»

Il direttore sanitario di Asst Laghi Lorenzo Maffioli, insieme alla dottoressa Augusta Diani e al professor Paolo Grossi hanno relazionato questa sera in consiglio comunale, sulle attività svolte dagli ospedali del nostro territorio durante l'emergenza Covid.

«Attività articolata su sette ospedali - ha spiegato il dottor Maffioli -, che hanno fatto fronte alla seconda ondata pandemica rimodulando le attività e i posti letto disponibili nei vari presidi, l'attività ambulatoriale e chirurgica grazie alla collaborazione di tutto il personale. Fondamentale è stata l'organizzazione dell'unità di crisi che si riunisce giornalmente per definire, ora per ora, le necessità che insorgono dal punto di vista organizzativo e gestionale. Modello organizzativo di rilevanza internazionale perché abbiamo gestito una casistica importante, superiore a quello delle altre strutture italiane, senza criticità di rilievo».

Il picco di pazienti si è registrato il 18 novembre con 642 ricoveri. «Abbiamo trasformato 20 unità operative Covid- a Covid+. Oltre 35 sono i posto letto ricavati di terapie intensive. Abbiamo aperto posti sub acuti, ospice, e rimodulato tutte le strutture per accogliere pazienti Covid. Un equilibrio difficile, contando i 315 operatori sanitari che si sono ammalati, ma nessun paziente è rimasto mai senza un letto». 

Varese detiene un altro primato: quello di aver individuato per prima le due varianti di Covid, quella Brasiliana e quella Sud Africana, sul territorio nazionale. «Questo perché abbiamo sviluppato sistemi di sequenziamento virali tempestivi, che ci hanno permesso di bloccare le due varianti Covid caratterizzate proprio da un'alta contagiosita - ha detto il professor Grossi  - Ci siamo arrivati passando da una fase di conoscenza del virus, dalla messa a punto di un protocollo di gestione terapeutica e da una peculiare diagnostica per tamponi». 

Per quanto riguarda la campagna vaccinale: «È cominciata il 27 dicembre - ha spiegato la dottoressa Diani - e da allora abbiamo erogato più di 12 mila dosi, 7000 mila agli operatori sanitari dei nostri presidi, coprendo il 76% del personale e 4400 hanno già avutoa seconda dose. Stiamo procedendo con le altre categorie indicate e termineremo la fase 1 il 10 febbraio».

«Ringrazio Ats, ASST e la Fondazione Molina per l'aggiornamento fatto questa sera in Consiglio comunale sulla situazione della pandemia in città e sul territorio - le parole del sindaco Davide Galimberti - Sicuramente questo ci deve ancora di più unire, come istituzioni, nell'impegno sulla campagna vaccinale. È fondamentale che la nostra città non perda nemmeno un secondo su questo fronte. Per questo, come Comune, ci siamo messi a completa disposizione per fare sinergia tra i vari livelli istituzionali e sanitari. Da subito infatti ci siamo messi al lavoro per individuare il maggior numero di strutture adatte ad essere utilizzate per la somministrazione dei vaccini contro il covid19. Ma siamo pronti anche a sostenere farmacie e studi medici, qualora potessero effettuarli, nella logistica e nell'organizzazione. Anche assegnando gratuitamente spazi esterni dai loro studi medici o dalle farmacie. Quella contro il coronavirus è una battaglia che ci deve vedere tutti uniti, senza perdere nemmeno un attimo di tempo. Prima riusciremo a vaccinare il maggior numero di persone e prima potremo uscire da questa situazione. A questo però dobbiamo anche unire un progetto serio e concreto per il rilancio dell'economia. Anche su questo fronte non ci siamo fermati e nei prossimi giorni presenteremo un piano per l'utilizzo del Recovery fund a Varese».

Valentina Fumagalli