Salute - 02 febbraio 2021, 14:38

Vaccini anti Covid, in Lombardia somministrazioni agli over 80 dal 23 febbraio

Entra nel vivo il piano della Regione. L'assessore al Welfare Moratti accoglie Bertolaso e svela le prime tappe: «Ai lombardi vogliamo fornire il piano vaccinale più efficace ed efficiente. Entro una settimana saranno forniti i dettagli delle procedure di adesione e prenotazione e entro due settimane sarà attivo il portale»

Vaccini anti Covid, la Lombardia si prepara a entrare nel vivo. La Fase 1, quella relativa agli operatori sanitari, sociosanitari delle strutture di ricovero e cura e degli operatori e ospiti delle Rsa terminerà entro il 23 febbraio «con la somministrazione 320.000 vaccini di cui 305.814 già effettuate alla data del 31 gennaio» ha detto l'assessore al Welfare della Lombardia, Letizia Moratti, in un intervento oggi in Consiglio regionale.

La fase successiva, denominata 'Fase 1 Bis' riguarderà 107.425 persone appartenenti a otto categorie: Rsd (residenzialità psichiatriche), centri diurni, assistenza domiciliare, farmacisti, dentisti, odontoiatri e confprofessioni varie, sanità militare, Polizia di Stato, ambulatori accreditati e altri medici liberi professionisti, informatori scientifici del farmaco e altro personale da censire. In questo caso «è previsto l'inizio delle somministrazioni a partire dal 10 febbraio sulla base delle adesioni».

Poi sarà la volta degli over 80. «Il piano di vaccinazione per gli over 80 non comincerà a marzo, come precedentemente annunciato, ma il 24 febbraio - ha aggiunto la Moratti - La nuova previsione ci consente di non andare più in sequenza, ma in parallelo. Ai lombardi vogliamo fornire il piano vaccinale più efficace ed efficiente».

La vicepresidente ha poi precisato la definizione del piano di contatto e gestione degli ultraottantenni, che sono oltre 700.000 in Lombardia. La raccolta di adesioni per gli ultraottantenni dovrà avvalersi del contatto dei medici di base e degli assistenti domiciliari, ma potrà anche avvenire con l'accesso diretto al portale col supporto dei familiari o con il contatto telefonico. 

Letizia Moratti, dando il suo benvenuto a Guido Bertolaso, coordinatore della campagna, ha ricordato la sua «determinazione, concretezza, precisione, entusiasmo e costante passione nonostante la fase di emergenza che il Paese sta attraversando». «E’ importante – ha detto - per motivare la squadra che si occuperà del piano vaccinale, piano che continua ad avere modifiche e aggiornamenti. Il Governo, ad esempio, aveva comunicato di somministrare il vaccino di AstraZeneca alle persone con meno di 55 anni. Oggi, invece, ci è stato detto che si può usare anche con gli over 55. Rispettiamo quello che ci viene detto per garantire il meglio ai lombardi».  

L'avvio della fase massiva, denominata "Fase 2" conferma il canale delle strutture ospedaliere pubbliche e private (hub), aggiungendo quello dei medici di base, delle farmacie, delle strutture cosiddette massive. «L'ipotesi di categorie prioritarie che potrebbero ricevere per prime i vaccini del contingente AstraZeneca che abbiamo per ora individuato - ha aggiunto la vicepresidente - è quella di appartenenti alle forze dell'ordine, al personale scolastico, al comparto della giustizia e al trasporto pubblico locale».

«L'avvio della fase massiva previsto a breve - ha specificato la vicepresidente - richiede una capillare comunicazione verso il cittadino. Per questo, entro una settimana, saranno forniti i dettagli delle procedure di adesione e prenotazione e entro due settimane sarà attivo il portale dedicato alla prenotazione delle vaccinazioni. Gli strumenti di raccolta delle informazioni di contatto e adesione, oltre al portale dedicato, saranno inoltre il portale dei medici di medicina generale e dei farmacisti e il contatto diretto tramite call center». 

«E' nostro obiettivo prioritario - ha aggiunto - pianificare un modello di vaccinazione massiva adatto al territorio e alla popolazione lombarda. Per questo abbiamo già effettuato delle simulazioni e ipotizzato che esso sia scalabile e valutato sulla capacità effettiva di erogare e pianificare. I criteri per la scelta dei potenziali centri territoriali e dell'attività di somministrazione saranno di volta in volta da verificare con gli enti locali». 

Redazione