Varese - 01 febbraio 2021, 16:27

Lunedì in giallo e Varese si riaccende: ristoranti aperti a pranzo e colazioni al bar finalmente seduti

Hanno riaperto quasi tutti i ristoranti e i bar della città e i varesini si sono concessi il primo pranzo fuori dopo settimane: «Ma c'è ancora confusione e paura dei contagi»

La tanto acclamata zona gialla è arrivata e con lei le riaperture, seppure parziali e limitate, di bar e ristoranti. Un primo giorno di semi libertà che in tanti attendevano, ma che non ha più lo stesso sapore di un tempo. Andare a pranzo fuori e fare colazione seduti al bar non sa più di libertà riconquistata ma di una gentil concessione che potrebbe svanire a momenti. Tant'è che l'entusiasmo con cui era stata accolta a dicembre, oggi non si è respirato.

Seppur i ristoranti abbiamo lavorato in pausa pranzo, «C'è diffidenza da parte dei clienti che continuano a preferire l'asporto, anche negli uffici, al pranzo al tavolo - spiegano da La Paranza - Questo non significa che non si sia lavorato, sono stati molti i clienti che hanno voluto assaporare una libertà ritrovata, ma altrettanti hanno preferito non rischiare. Questo complica ulteriormente il nostro lavoro, perché dobbiamo gestire sia la sala che le consegne, ma va bene così ci adattiamo e non ci lamentiamo».

Si è lavorato bene anche nei locali di piazza Giovine Italia, da La Piedigrotta e nei bar e ristoranti del centro. C'è ancora molta confusione però nei cittadini sulla reale pericolosità del Covid e delle sue varianti, sulla diffusione dei contagi e sulle norme di sicurezza. «Se si aprono locali e negozi e le persone escono, non dovevano uscire. Al contrario, se non escono allora tanto valeva restare chiusi- dicono i ristoratori - Quello che è macato forse, sono dei controlli precisi e mirati al rispetto delle regole, in modo che gli assembramenti non vengano condannati a posteriori e le persone possano sentirsi al sicuro, e non in colpanel ritornare a vivere la città».

Valentina Fumagalli