Politica - 21 gennaio 2021, 16:25

Amga-Accam, Antonelli: «Busto non poteva fare di più». I 5 Stelle: «Il piano era irrealizzabile»

Il piano per la Newco è decaduto. Il sindaco di Busto parla di «scelta politica», mentre i pentastellati sono soddisfatti: «Da Legnano un taglio a un progetto irrealizzabile e ad alto rischio finanziario»

Il piano di salvataggio di Accam presentato da Amga è decaduto. Lo ha comunicato questa mattina il sindaco di Legnano Lorenzo Radice, che è anche presidente del coordinamento dei soci della società partecipata legnanese (leggi qui). «Le condizioni essenziali previste nella manifestazione di interesse inviata ad Accam in data 28 settembre non si sono avverate – si legge nella nota del primo cittadino –. Pertanto la manifestazione stessa risulta oggi decaduta».

«Hanno fatto un passo indietro – commenta il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli in riferimento alla creazione della Newco, ossia di nuova società per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti che dovrebbe unire Accam, Amga e Agesp –. Noi avevamo dato la massima disponibilità e, anche se inizialmente il piano prevedeva un investimento della sola Amga, alla fine, invece, anche noi ci saremmo accollati la nostra quota. Adesso sembra non basti più, ma più di così non possiamo fare».

«Dicono che la porta è ancora aperta – prosegue Antonelli citando la nota del collega legnanese –. Ma a questo punto siamo noi ad attendere loro. Aspetto di capire che cosa vogliono fare da grandi. L’importante è che non si dicano cose non vere: non è scaduto alcun termine. Sembra che abbiano voluto interrompere la trattativa. Non incolpo nessuno, sono il primo a dire che questa situazione è subordinata alla politica. Lo capisco, ma lo dicano anche gli altri che le motivazioni sono politiche».

Sulla vicenda interviene anche il Movimento 5 Stelle. «Arrivati a questo punto è necessario che gli amministratori di Accam non cerchino ulteriori escamotage e rendano chiara la situazione debitoria della società, procedendo alla predisposizione del bilancio e, se necessario, all’avvio della procedura liquidatoria», dichiarano in una nota congiunta i portavoce Massimo De Rosa, Roberto Cenci e Riccardo Olgiati, insieme ai gruppi pentastellati dell’Alto Milanese e Varesotto.

«Lo abbiamo detto da anni, Accam ha esaurito qualunque sua finalità e oggi possiamo porre fine anche ai danni ambientali e sulla salute che procura alla zona. Ora che anche il sindaco di Legnano ha archiviato un piano che abbiamo più volte definito irrealizzabile e ad alto rischio finanziario. Un piano che non prevedeva nessuna visione alternativa all’incenerimento. Riteniamo sia il momento di considerare come inevitabile l’unica opzione rimasta a disposizione ovvero quella del fallimento».

R.C.