Economia - 11 luglio 2019, 07:00

Estate 2021, un'indimenticabile stagione di grandi emozioni italiane

L'emozione di rialzarsi dopo una rovinosa caduta.

La Treccani, come noto, è il punto di riferimento della lingua italiana. Il vocabolario più autorevole, che definisce pienamente il senso delle parole. Aprendola alla parola “emozione” se ne ricava questa definizione: “una viva impressione, che può essere un’eccitazione positiva o un senso sgradevole di turbamento”.

Nella maggior parte dei casi, per quanto ovvio, viene associata alla prima sensazione, fondendo impressioni estremamente gradevoli in chi le vive. A maggior ragione per un popolo come quello italiano, noto in tutto il mondo per vivere con intensità e trasporto la propria quotidianità.

L’emozione di rialzarsi dopo una rovinosa caduta

I motivi che fanno emozionare i cittadini del Belpaese sono molteplici e differenti tra loro: una pizza con gli amici, una serata rilassante con una escort Torino o una nottata in discoteca sono solo alcuni dei mille esempi che si possono citare. Le emozioni, spesso, sono in grado di unire le persone, di cementare lo spirito patriottico di un popolo.

E quest’anno, in tal senso, di soddisfazioni ce ne siamo tolte tante, noi italiani. La vittoria del campionato europeo di calcio, giunto a soli tre anni di distanza dalla mancata qualificazione ai mondiali russi, ha emozionato e fatto vibrare il cuore, unendoci come non avveniva da tempo.

Una vittoria per certi versa inattesa, dato che gli uomini di Mancini, nonostante un percorso di avvicinamento alla manifestazione particolarmente soddisfacente, non partivano coi favori del pronostico, appannaggio dei Galletti di Deschamps e dei Diavoli Rossi di Martinez, quest’ultimi eliminati ai quarti di finale proprio dagli Azzurri.

E che ha mostrato, ancora una volta, come gli italiani sono in grado di rialzarsi dalle difficoltà con una caparbietà senza eguali al mondo. La vittoria degli Europei, però, è stata solo un preludio ad un mese che resterà impressa indelebilmente nella storia dello sport italiano e, in senso lato, di tutto il nostro paese.

L’emozione dell’effetto sorpresa

Le Olimpiadi hanno regalato una quantità di medaglie estremamente cospicua, con una vittoria che, oggettivamente, vale almeno dieci ori. È inutile negare, infatti, come l’evento clou delle Olimpiadi sia la gara dei 100 metri piani, dove si sancisce quale sia l’uomo “più veloce del mondo”. Una specialità dove gli italiani non hanno mai ottenuto alcun risultato.

Quest’anno le speranze di vedere un italiano nella finale della gara regina delle Olimpiadi erano affidate a Tortu, primo nostro connazionale a scendere sotto il muro dei 10 secondi. Nessun velocista azzurro, infatti, aveva mai raggiunto l’atto finale dei 100 metri. E il 2021 pareva l’anno giusto per vedere un italiano partecipare all’evento sportivo più seguito al mondo.

Nessuno, però, poteva anche solo lontanamente accaduto il 1° agosto. E vedere come protagonista assoluto un certo Marcel Jacobs, bresciano, padre di origini texane, che arrivava a Tokyo a fari spenti, nonostante la vittoria della gara dei 60 metri piani agli Europei Indoor.

L’emozione di scrivere la storia

Dopo aver vinto la propria batteria dei quarti di finale, riuscendo a stabilire il record italiano, Jacobs è giunto terzo nella batteria di semifinale, facendo registrare, però, un tempo di tutto rispetto: 9’84”, nuovo record italiano, ottenuto, oltretutto, con una partenza tutt’altro che ottimale.

In pochi, tuttavia, immaginavano che Jacobs potesse scrivere la storia dell’atletica, diventare l’erede di un mito assoluto come Bolt, vincitore delle ultime tre Olimpiadi e detentore del record mondiale (9’58”). I sogni, talvolta, diventano realtà. Marcell, grazie ad una partenza migliore rispetto alla semifinale, strappa un clamoroso 9’80” (record europeo) e vince l’oro più inatteso nella storia dello sport italiano.

Una soddisfazione enorme per tutti noi italiani, che, con ogni probabilità, non avremmo mai immaginato di sentire le note dell’inno di Mameli per la vittoria della medaglia d’oro dei 100 metri.

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