Busto Arsizio - 24 gennaio 2019, 10:34

“ALLA VITA”: presenta e racconta Samuel Artale

Appuntamento alla Sala Tramogge dei Molini Marzoli, domenica 27 alle 17.00. Samuel Artale racconterà la sua storia personale di deportato nel lager nazista e presenterà il libro “ALLA VITA”

Quando l’avvenimento è di quelli importati, si dice “non puoi mancare”, poi sta alla valutazione personale essere testimoni oppure...lasciar perdere. Qui si tratta della Giornata della Memoria. Che non è una data di “celebrazioni”, ma si tratta di un monito a cui offrire la massima considerazione. Soprattutto per far sapere ai giovani ciò che la “recente” Storia ha dovuto ratificare: l’Olocausto.

 

Domenica 27 gennaio alle ore 17 precise, presso la Sala Tramogge ai Molini Marzoli in Busto Arsizio (viale Cadorna 6) sarà presente un deportato nel lager di Auschwitz-Birkenau, l’ing. Samuel G. Artale von Belskoj-Levy che racconterà la personale vicenda di quel luogo di morte. Sarà pure presentato il suo primo libro che nel dettaglio analizza come la “bestialità” umana s’è manifestata contro ogni valore morale, etico e di pura convivenza. Il titolo è “ALLA VITA” con prospettiva il...futuro! Che troverete in ogni Libreria e, per Busto Arsizio abbiamo dato l’esclusiva alla Libreria Boragno (via Milano 4).

 

Non si tratta del “lancio di un libro” che vuol fare colpo nei Lettori, ma di una documentazione che deve comunicare alle giovani leve sia il valore della Persona sia l’orrida devastazione di ogni tipo di dignità.

 

Alla Cerimonia saranno presenti le Autorità Locali e i rappresentanti delle varie Associazioni che onorano la Libertà e che combattono la sopraffazione con le idee e non certo con la violenza. Sarà presente anche il “mondo scolastico” per comprendere ancora meglio ciò che film, documentari storici, libri hanno già documentato e spesse volte “manipolato” non nel verso autentico. Qui abbiamo un Testimone oculare e soprattutto un Testimone che ha vissuto l’inferno di Auschwitz-Birkenau e, rendergli omaggio con la presenza personale, non sarà un semplice “dovere”, ma una maniera semplice di comprensione e di condivisione per quanto ha patito.

 

Non solo Giornata della Memoria, ma monito a non ricadere in certi terribili errori del passato.